Emergencies and New Pandemics
The new frontiers of architecture serving the community
Friday 28 June, 19.00
L’esperienza della lotta al Covid-19, vissuta in tutto il mondo tra gennaio 2020 e metà 2022, ha creato l’opportunità di ripensare l’architettura, non solo degli ospedali e dei luoghi di cura che in quel periodo stavano spuntando ovunque, ma anche dei normali luoghi di vita come la casa, la scuola e gli spazi comunitari. Le due fasi – la prima, di isolamento in quarantena secondo le disposizioni della sanità pubblica con la riapertura al termine di ogni ondata e, la seconda, di vaccinazione e tracciamento delle persone nonché di isolamento a seconda della situazione – hanno portato a scenari diversi, spesso con risvolti positivi per il patrimonio edilizio esistente. Oltre ad accertare l’adattabilità degli edifici ospedalieri in base alla loro predisposizione alla flessibilità, molto positivi sono stati il recupero di edifici da tempo abbandonati come palazzetti dello sport – rivelatisi indispensabili per usi diversi finalizzati al Covid – e l’aggiornamento degli standard abitativi che, dal secondo dopoguerra, seguendo logiche speculative, non erano più stati rivisti. Capitalizzando le lezioni apprese e generando un dibattito ancora in corso, è fondamentale continuare a stimolare nuove idee di fronte alla possibilità di nuove pandemie.
RELATORI
Laura Andreini è docente di composizione architettonica e urbana all’Università di Firenze, socia fondatrice di Archea (1988) e direttrice di Forma Edizioni. Ha conseguito la Laurea in Architettura (1990) e il Dottorato di Ricerca (1997) presso l’Università degli Studi di Firenze e, fin dagli inizi della sua carriera, ha svolto parallelamente attività accademica e pratica professionale. Nel 2020 ha preso parte, insieme a Nazila Khaghani (Università di Teheran), al ciclo di webinar organizzato dall’Università di Firenze per parlare di architettura e della figura dell’architetto in relazione alla professione e alle nuove esigenze della casa e dell’abitare nella fase post-COVID-19.
Giuseppe Camporini è architetto, libero professionista, titolare dello studio Arch.G.Camporini, Venezia. Laureato in architettura presso lo IUAV con Gino Valle (1977), ha ricevuto premi e menzioni nel settore dell’edilizia abitativa partecipando alla mostra “La casa, il tempo, il luogo” (1994) ricevendo il “Riconoscimento di merito 1995” per opere realizzate in provincia di Venezia e il premio biennale Marcello D’Olivo a Udine 2010.È Presidente e Direttore tecnico della società Hosplan dal 2010 con specializzazione in grandi opere con funzione alberghiera, sanitaria, sportiva. Attualmente e’ impegnato nella direzione lavori dell’Ospedale di Montecchio (Vicenza).
Fabio Graceffa è dal 2020 direttore della struttura complessa di Direzione medica del Presidio Ospedaliero Ss Giovanni e Paolo di Venezia e direttore del Dipartimento DMPO-Materno Infantile dello stesso presidio. Laureato in Medicina presso l’Università di Palermo (2001), dove si è poi specializzato in Igiene e medicina preventiva (2005), ha percorso la sua carriera all’interno delle direzioni di varie strutture ospedaliere e aziende sanitarie in Sicilia ed in Veneto. Durante la pandemia è stato chiamato ad affrontare in prima linea l’emergenza a capo dello storico ospedale di Venezia.
Vittorio Selle è dal 2005 direttore dell’unità operativa complessa SISP Servizio Igiene e Sanità Pubblica e dal 2022 direttore del Dipartimento di Prevenzione dellUlss3 Serenissima. È stato vicedirettore dell’Ospedale di Belluno (1992-97), dirigente medico dell’Ospedale di Adria (1997-2000), direttore sanitario della Ulss6 di Vicenza (2000-2003), responsabile della UO Cure primarie per la Ulss12 di Venezia (2004-2005) e direttore medico ad interim dell’Ospedale civile di Venezia (2005-2008). Docente e parte del Consiglio Docenti del Master, tra il 2020-2022 è stato direttore del Servizio di igiene, epidemiologia e sanità pubblica della Ulss12 di Venezia, gestendo, ideando e pianificando le azioni di contrasto al Covid-19 del territorio veneziano. Giuliano Gargano è Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto da novembre 2021. Laureato in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Padova, con una tesi in grammatica italiana sulla “Sintassi dei titoli dei quotidiani”, è dal 2017 direttore responsabile e dal 2012 collaboratore del periodico a carattere socio-sanitario “NES – NordEst Sanità”. Ha collaborato con vari quotidiani, tra cui il quotidiano “Corriere del Veneto”, occupandosi di economia e cronaca sindacale e “Gente Veneta” (1998-2002). Ha ricevuto una menzione speciale al premio Penna d’oca, indetto da Assostampa Padova.