vai al contenuto principale

Verso un ospedale sicuro e sostenibile

giovedì 18 luglio, ore 19

Nel decidere le possibili strategie tra l’adeguamento o la ricostruzione dell’ospedale, da adottare nella futura pianificazione ospedaliera, emergono i relativi pro e contro. Considerando che, dietro, c’è una precisa pianificazione sanitaria, tra i fattori che fanno decidere per l’una o l’altra scelta ci sono: lo stato delle strutture, il tempo a disposizione, la necessità di adeguarsi a nuove normative e tecnologie, l’ottimizzazione delle risorse umane, l’aspetto economico, nonché le ambizioni politiche dei politici di turno e la volontà della comunità. Allo stesso tempo, vanno presi in considerazione altri aspetti, come, nella dismissione, l’aumento del patrimonio edilizio da gestire – che, in futuro, non sapremmo come utilizzare – e, nella demolizione, il grosso inconveniente di “trovarci con un buco nero dentro la città”. Tra le tante ragioni che spingono all’adeguamento piuttosto che alla demolizione e ricostruzione, ci sono infatti questioni legate al patrimonio storico in cui spesso si trovano i nostri ospedali, per cui ci troviamo di fronte ai vincoli delle Soprintendenze che si traducono nell’impossibilità di demolire e, al contempo, in grandi difficoltà a inserire tecnologie complesse in edifici tutelati. In definitiva, la scelta per una strategia o per un’altra dipende dall’analisi che l’azienda sanitaria deve effettuare affidandosi a progettisti che, insieme alla direzione medico-sanitaria, dovranno capire come ottimizzare tutte le risorse a disposizione. In futuro, in un continuo processo di alleggerimento del carico di lavoro degli ospedali e di investimento nelle comunità domestiche con telemedicina e tele-monitoraggio, si prevede l’adozione di entrambe le strade, con il nuovo ospedale tecnologicamente avanzato solo per i pazienti acuti dislocato fuori città e le strutture per i pazienti non-acuti più vicine al cittadino. Un esempio di ciò è la futura rete ospedaliera della città di Padova: il nuovo, tecnologicamente avanzato, Ospedale a Padova Est e lo storico ospedale cittadino nel centro della città.


RELATORI

Silvia Eugenia Bennici è specializzata in Igiene e Medicina Preventiva a Padova nel 2021 e presta servizio presso la Direzione Medica dell’Azienda Ospedale Università di Padova. Tra gli altri ambiti, è responsabile organizzativo del Gruppo di Coordinamento Aziendale per la definizione degli elementi sanitari funzionali alla progettazione del Nuovo Ospedale di Padova, con partecipazione a tutti i Gruppi Tematici. Con analoghe modalità è stata coinvolta anche nel rinnovamento del Polo Giustiniani (Progetto di fattibilità tecnico-economica – Edificio Polifunzionale; prefattibilità – Ospedale della Mamma e del Bambino).

Peter Casagrande è il direttore dei Servizi tecnici e patrimoniali di Ulss3 Serenissima. Laureato in Ingegneria civile a Padova, è stato responsabile Ufficio tecnico di Ulss15 di San Donà di Piave (1991-2016) e di Ulss17 di Co­negliano poi unificata in Ulss2 di Tre­viso (1996-2023). Dal 2023 per la Ulss3 si occupa di molti progetti relativi al PNRR, tra i quali quello di ampliamento dell’Ospedale dell’Angelo detto “Angelino” e quello di ristrutturazione dell’ospedale Ss. Giovanni e Paolo che comprende il Nuovo Polo Tecnologico e il restauro del padiglione Mendicanti nord. È docente al Master con l’insegnamento ‘Collaudo tecnico-amministrativo’ e ‘Documenti di progetto. Bando pubblico di progettazione’.

Paolo Fattori è Direttore Direzione Edilizia Ospedaliera a Finalità Collettiva della Regione del Veneto. Laureato in Ingegneria Civile (2000), si è specializzato con un corso di PM presso SDA Bocconi di Milano (2017) e uno di formazione manageriale per Direttori Generali presso Fondazione SSP di Padova (2021). È stato direttore di diversi enti pubblici e strutture sanitarie Aulss venete prima di approdare, nel 2018, sempre in veste di direttore, in Regione operando con obiettivo di valorizzare il patrimonio immobiliare sanitario, sociosanitario e sociale. Dal 2023 segue con interesse il lavoro del Master in Architettura e Salute, ritenendolo utile per lo sviluppo delle strutture sanitarie del Veneto.

Mirco Giusti dirige dal 2020  la UOC Direzione Tecnica Nuovo Polo Ospedaliero “Padova Est-San Lazzaro” presso l’Azienda Ospedale Università di Padova. In tale ambito ha curato il percorso procedurale: lo studio di prefattibilità, lo sviluppo del progetto di fattibilità tecnica ed economica, il percorso informativo in deroga al dibattito pubblico, fino alla conferenza dei servizi preliminare. Per il Polo Ospedaliero di Via Giustiniani ha curato lo sviluppo del masterplan di rigenerazione urbana prevedendo successive fasi attuative (con focus su prefattibilità e Progetto di fattibilità tecnico-economica per l’Edificio Polifunzionale; pre-fattibilità per l’Ospedale della Mamma e del Bambino), nonché la procedura finalizzata alla progettazione di un Nuovo Centro Regionale per le Cure Palliative Pediatriche.

Marzio Milana è Dirigente Medico presso la Direzione Medica di Ospedale dell’Azienda Ulss2 Marca Trevigiana. Laureato in Medicina con specializzazione in Igiene e Medicina preventiva ha pubblicato articoli su vari temi tra i quali malattie allergiche dovute ai cambiamenti climatici (2013), ricoveri evitabili tra migranti e minoranze etniche (2017) e partecipato a congressi su diverse malattie in dermatologia.

Giuseppe Olivi è architetto e Dirigente dell’Area Edilizia e Sicurezza dell’Università degli Studi di Padova. La sua esperienza in progettazione e gestione ospedaliera è maturata esercitando presso uno studio di progettazione di rilievo internazionale occupandosi principalmente di direzione dei lavori e di gestione dei rapporti con le stazioni appaltanti. Con il passaggio nei ruoli della committenza, per più di 20 anni, è stato dirigente e direttore di area tecnica presso aziende sanitarie Ulss, Azienda Ospedaliera di Padova e Istituto Oncologico Veneto, dove ha gestito il ciclo dell’attività edilizia e impiantistica del patrimonio immobiliare ospedaliero e socio-sanitario, dalla programmazione alle fasi di affidamento dei lavori e dei servizi di ingegneria fino all’esecuzione ed all’esercizio delle opere realizzate.

Francesca Vendittelli è funzionario architetto presso la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso, svolgendo attività di tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale. Progettista e Direttore Lavori su incarico dell’Amministrazione, ha collaborato, come libero professionista, nella redazione di numerosi progetti di consolidamento con finalità antisismiche e di rilievi ed analisi strutturali riguardanti edifici storici e monumentali.

Gianluca Vigne è Amministratore delegato e Direttore Tecnico di Areatecnica Srl, società di ingegneria con sedi a Belluno, Trento, Milano e Taranto. Svolge attività professionale di progettazione e ricerca di opere e programmi complessi in diversi settori, quali ingegneria e tecnica ospedaliera, sicurezza e prevenzione incendi, tecnologie e gestione dell’energia. Autore di pubblicazioni di tecnica delle costruzioni, relatore alla V conferenza europea dell’ospedale, C.N.E.T.O. (Centro Nazionale per l’Edilizia e la Tecnica Ospedaliera), Università Cattolica del Sacro Cuore, all’Università di Pisa VGR Valutazione e gestione del rischio, docente del Master in Architettura e Salute con un corso su ingegneria e tecnica ospedaliera e sicurezza e prevenzione incendi. È stato componente del Consiglio di Amministrazione di Univeneto, fondazione delle Università di Padova, Ca’ Foscari, IUAV, Verona (sciolta a luglio 2024).

Mariano Carraro è al suo secondo mandato come Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Venezia. Ingegnere Civile e Ambientale, è stato Segretario Regionale all’Ambiente della Regione Veneto (2010-2012) con responsabilità di coordinamento delle attività di strutture regionali, in particolare nel settore geologico, difesa del suolo, energia, edilizia scolastica, protezione civile. Profondo conoscitore di Venezia, ha trattato temi quali il cambiamento climatico, il Mose, il futuro Laguna di Venezia e la rigenerazione del Porto.

Torna su